Con i divani del GF2023 raccolti 5000 euro destinati ad Abeo
Con i divani DondiSalotti del GF 2023 raccolti 5.000 destinati ad Abeo, associazione no profit.
Si è conclusa l’asta benefica su CharityStars dei divani firmati dall’azienda mantovana che hanno arredato la casa del ‘Grande Fratello Vip’. Il ricavato va all’associazione Abeo.
DondiSalotti aveva promesso: i divani del Grande Fratello Vip2023, a fine trasmissione, sarebbero stati destinati a una vendita benefica per tramutarsi in un contributo a sostegno delle attività di Abeo, l’importante associazione che promuove la cura e l’assistenza a bambini ospedalizzati e sostiene le famiglie con minori colpiti da patologie gravi o rare. Per il secondo anno consecutivo, infatti, la produzione del Grande Fratello Vip aveva scelto DondiSalotti per arredare la casa più famosa d’Italia, set televisivo del noto reality; questa volta la scelta era caduta sul modello Buxus, un divano componibile e modulare, realizzato nelle tonalità decise del giallo, grigio e arancione. Per il secondo anno consecutivo, a conclusione del reality, DondiSalotti ha messo all’asta sulla piattaforma online CharityStars l’intera composizione di 19 elementi proveniente dalla ‘Casa’. L’operazione benefica si è conclusa con l’assegnazione a diversi acquirenti di tutti i moduli Buxus; il ricavato di 5.000 euro verrà consegnato all’associazione no profit.
Attitudine solidale
L’azienda mantovana DondiSalotti, leader nel settore del living, riserva una speciale sensibilità per le iniziative a favore di bambini, adolescenti e famiglie in difficoltà. “Siamo contenti – ha dichiarato Filippo Tosi, presidente dell’azienda – di aver sostenuto anche per quest’anno Abeo, un’associazione che sviluppa attività fondamentali di assistenza e cura in un ambito così delicato come quello della malattia infantile”. DondiSalotti è particolarmente solidale con le iniziative di Abeo che offrono sostegno e ospitalità alle famiglie di bambini costretti a lunghe degenze in ospedali lontani dalle loro città d’origine, per contribuire a dare a queste persone un’accoglienza confortevole, in modo che possano sentirsi un poco ‘a casa ’ anche quando, per ragioni così serie, a casa non sono.